(di Arianna Saracco)
Vaia è stata la più grande tempesta di cui si abbia memoria storica che ha causato ingenti danni al patrimonio forestale del nostro Paese, colpendo nello specifico quello del Nord-Est. Ad ottobre 2018, durante la tempesta, in Trentino circa 20.000 ettari di bosco sono stati pesantemente lesionati e in molti casi totalmente abbattuti e più di 4 milioni di m3 di alberi divelti o spezzati dalla furia di Vaia.
Subito dopo la tempesta sono state attivate immediatamente ditte in grado di esboscare gli ettari di bosco schiantato in modo da mettere in sicurezza le aree interessate. Ad oggi agli schianti si è aggiunta la proliferazione di parassiti del legno, in particolare di bostrico tipografo “Ips typographus” e di altri scolitidi ponendo la necessità di attuare monitoraggi volti alla difesa fitosanitaria.
La loro proliferazione è data dalla grande quantità di massa boschiva in deperimento e ciò comporta l’attacco da parte di essi su piante sane, comportandone il deperimento fino alla morte. Per evitare la loro diffusione vengono eseguiti tagli fitosanitari (sanitation) sulle piante attaccate dei parassiti, in modo da impedire che gli esemplari adulti lascino la pianta per attaccarne altre.
L’ingente superficie colpita rende necessario un attento esame delle aree da sottoporre ad interventi di ricostituzione dei boschi poiché essi compiono un importante ruolo nella salvaguardia del suolo.