Il 20 ottobre 2022 è stato pubblicato in GU il Decreto 27 settembre 2022 n.152 del MITE, recante il “Regolamento che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152″.
Il suo schema ricalca sostanzialmente i precedenti decreti di EoW (pochi articoli e alcuni allegati) ma contiene una novità importante, ovvero una fase di monitoraggio e verifica pari a 180 giorni successivi alla data di entrata in vigore, nell’ambito della quale sarà possibile la revisione dei criteri per tenere conto delle evidenze riscontrate.
Polemiche e preoccupazioni sono comunque già emerse da parte dell’Associazione nazionale produttori di aggregati riciclati (Anpar), che in una nota afferma che la nuova normativa “segna il de profundis per il settore della gestione dei rifiuti inerti e condannerà a finire in discarica circa 32 milioni di tonnellate di scarti, bloccando la virtuosa filiera del riciclo”. Ciò, conclude l’associazione dei riciclatori, “produrrebbe dirette ricadute sull’intero settore delle costruzioni, dal recupero inerti sino ai cantieri per la realizzazione del piano di opere strategiche previste nel PNRR”. Per questo auspica che venga “da subito avviato un tavolo ministeriale per la verifica dei criteri di monitoraggio”.
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