Nella prima metà del 2020, le energie rinnovabili hanno generato il 40% dell’elettricità dell’UE-27, mentre i combustibili fossili hanno generato il 34%. La maggior parte di questo è dovuto al fatto che il carbone è stato sostituito dall’eolico e dal solare. La generazione di energie rinnovabili è aumentata dell’11% nella prima metà del 2020. Ciò è dovuto principalmente all’installazione di più eolico e solare. Infatti l’eolico è aumentato dell’11%, il solare del 16% e l’idroelettrico del 12%. La generazione di bioenergia è aumentata solo dell’1%.
La produzione di combustibili fossili è diminuita del 18% nella prima metà di quest’anno, schiacciata dalla caduta della domanda e dall’aumento delle energie rinnovabili. La domanda di elettricità è diminuita del 7% a causa del COVID-19 e di un gennaio e febbraio molto miti.
Il carbone è sceso del 32% nell’UE-27. Ma il calo dei combustibili fossili è stato così importante che persino la generazione di gas ha registrato un calo del 6%. Ciò ha portato a una riduzione di CO2 di circa il 23% (76 milioni di tonnellate) nel settore energetico dell’UE.
I dati confermano che l’eliminazione graduale del carbone in Europa sta accelerando. Ad esempio, mentre la Germania ha avuto il più grande calo in termini assoluti, la generazione spagnola di carbone è crollata del 58%, mentre il Portogallo ha perso il 95% in quanto ha visto periodi prolungati completamente senza carbone; le sue ultime due centrali a carbone saranno chiuse entro novembre 2021.
Ora è chiaro che la transizione carbone free in Europa sta avvenendo più rapidamente di quanto molti si aspettassero. Le energie rinnovabili si sono dimostrate più resistenti dei combustibili fossili di fronte a questa crisi.
L’Unione europea ha istituito fondi per una giusta transizione e modernizzazione per le regioni carbonifere e sta concordando un pacchetto di incentivi COVID-19. Favorendo in modo sostanziale la definitiva transizione dal carbone all’elettricità pulita.