I dubbi dell’UE sulla Nature Restoration Law

null

Che cos’è la Nature Restoration Law (Legge per il ripristino della natura)?

È una norma molto ampia, che punta a tutelare il 20 per cento della superficie terrestre e marina dell’Unione entro il 2030. La versione approvata a fine febbraio dal Parlamento europeo con 329 voti favorevoli, 275 contrari e 24 astenuti; prevede obiettivi specifici per proteggere e migliorare la sostenibilità degli ecosistemi agricoli.

Ad esempio richiede di aumentare la presenza nei terreni agricoli di “elementi caratteristici del paesaggio”, come:

  • alberi
  • siepi
  • stagni

Favorire l’aumento della biodiversità con la presenza di insetti e uccelli e di ripristinare entro il 2050 il 50 per cento delle torbiere. Perché sono delle aree umide con la potenzialità di sviluppare una grande biodiversità.

La norma garantisce un bilanciamento funzionale con le aree coltivate per non compromettere  la produzione alimentare e renderla inadeguata ai consumi dei cittadini europei.

Il confronto politico europeo evidenzia, in modo preoccupante, una incapacità di approvare un’importante legislazione per la tutela dell’ambiente, con il concreto rischio di compromettere la credibilità dell’Unione, mettendo in dubbio il suo reale interesse su temi come il contrasto al cambiamento climatico e la protezione della biodiversità.

Le imminenti elezioni europee inoltre, secondo le proiezioni attuali di voto, sposteranno ancora di più il peso sui paesi contrari alla norma, descrivendo uno scenario che non è favorevole all’attuazione della Nature Restoration Law se non con una ulteriore rielaborazione.

ALTRI ARTICOLI:

Menu