L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) prevede che il consumo globale di carbone, petrolio e gas inizierà a calare prima del 2030. Si tratta delle prima volta che, in questo decennio, è visibile un picco della domanda per ciascun combustibile. Ciò avverrà anche negli scenari basati sulle politiche climatiche attuali. L’informazione è stata rivelata in un’anticipazione del rapporto World Energy Outlook, che uscirà a breve. Il picco delle fossili viene quindi anticipato rispetto alle previsioni dello scorso anno.
Nell’edizione del 2022, difatti, lo scenario legato alle politiche climatiche messe in atto ipotizzava una curva di crescita positiva per il petrolio fino a metà degli anni trenta, legata soprattutto all’aviazione e al trasporto marittimo. Grazie alla diffusione delle rinnovabili e della mobilità elettrica, si avrà un’anticipazione di tale tendenza a prima del 2030.
Lo stesso vale per il gas, il cui consumo calerà entro il decennio; secondo Fatih Birol, capo dell’IEA, ciò avverrà grazie all’aumentato impiego delle pompe di calore e all’allontanamento dell’Europa dal gas in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.
“Ciò dimostra che le politiche climatiche funzionano” ha affermato Birol “Stiamo assistendo all’inizio della fine dell’era dei combustibili fossili e dobbiamo prepararci per la prossima era”.