Italia capofila nell’ambito dell’economia circolare

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(di Claudio Abate)

Il 20 marzo Fondazione Symbola e Comieco hanno presentato il dossier “L’economia circolare italiana per il Next Generation EU”.

Da esso emerge come l’Italia sia il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti raccolti; il Belpaese, con un tasso di recupero del 79% sulla totalità dei rifiuti raccolti, supera così Francia e Germania (rispettivamente al 56% e al 43%), conseguendo altresì un miglioramento delle proprie prestazioni nel periodo compreso tra il 2010 ed il 2018 con un incoraggiante +8%. Nel riciclo industriale delle cosiddette frazioni riciclabili classiche (acciaio, alluminio, carta, vetro, plastica, legno, tessili) l’Italia risulta inoltre essere il paese europeo con la maggiore capacità di riciclo anche in valore assoluto.

L’intera filiera del riciclo, dalla raccolta alla preparazione fino al riciclo industriale, in termini economici ed occupazionali vale complessivamente oltre 70 miliardi di euro di fatturato, 14,2 miliardi di valore aggiunto e oltre 213.000 occupati. Il recupero di materia nei cicli produttivi permette un risparmio annuo pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate di CO2 emesse in atmosfera; riciclo, economia circolare e uso di materiali rinnovabili rappresentano uno strumento fondamentale per conseguire obiettivi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni climalteranti.

Anthemis Environment S.r.l., a tal proposito, da anni si occupa di offrire consulenze nell’ambito del permitting ambientale per la realizzazione e l’attività di impianti di recupero.

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