In un recente comunicato stampa del 26 luglio, il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC, dall’inglese “Intergovernmental Panel on Climate Change”) – istituito nel 1988 dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), ha reso noto di aver avviato una seduta volta ad approvare il report “Climate Change 2021: the Physical Sciense Basis”. Conterrà le informazioni più aggiornate sui cambiamenti climatici occorsi e sulle proiezioni future.
Delineerà un quadro evolutivo del clima che permetta di comprendere maggiormente il ruolo giocato dall’attività antropica.
In particolare, nel documento sarà posto maggiore focus sulle informazioni a scala regionale, che potranno pertanto essere utilizzate per effettuare valutazioni di rischio. Il suddetto report, che rappresenta la prima parte del Sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC (Sixth Assessment Report), verrà pubblicato il 9 agosto 2021. Costituirà sicuramente la base scientifica su cui poggerà la Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite “Cop26”, che si terrà a Glasgow nelle prime settimane di novembre dello stesso anno. Le restanti parti che compongono il Sesto Rapporto di Valutazione saranno invece terminate nel 2022.
I Rapporti di Valutazione dell’IPCC sono pubblicati a cadenza di 6-7 anni e l’ultimo, datato 2014, ha rappresentato il principale documento scientifico su cui si sono basate le valutazioni che hanno portato l’Accordo di Parigi. La concomitanza con Cop26 risulta quindi estremamente vantaggiosa per raggiungere gli obiettivi prefissati:
- azzerare le emissioni nette entro il 2050;
- mantenere l’aumento medio della temperatura globale entro 1,5 gradi centigradi rispetto al periodo industriale;
- garantire l’adattamento e la protezione di habitat e comunità minacciate.
Anthemis Environment, operando a trecentosessanta gradi nel settore ambientale, è particolarmente sensibile alle tematiche connesse al cambiamento climatico e si adopera per garantire le migliore soluzioni volte a contrastare tali fenomeni.