Un passo avanti per la smart agriculture

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I ricercatori dell’Università di Stanford hanno sperimentato un nuovo modello per ottimizzare l’agricoltura di precisione.

Il progetto consentirà una riduzione dell’utilizzo della risorsa idrica per l’irrigazione, e permette un’evoluzione dei classici sistemi di irrigazione a goccia. Questi ultimi – già strutturati per garantire un rilascio graduale dell’acqua alle radici – potranno essere ottimizzati attraverso l’integrazione della modellistica elaborata da Stanford, la quale consente di stimare la perdita idrica dal suolo causata dall’evapotraspirazione.

Si tratta di un modello con elevato livello di precisione e cento per cento più veloce rispetto ad altri modelli similari, che consente l’adattamento efficiente dell’irrigazione rispetto al cambiamento delle condizioni meteorologiche. I dati difatti possono essere elaborati quasi in tempo reale (con un tempo di elaborazione di appena 10 minuti), costituendo un ulteriore passo avanti nell’ambito della smart agriculture. I dati raccolti potranno dunque garantire l’innaffiamento delle piante solo laddove necessario, permettendo inoltre di studiare un posizionamento degli impianti di irrigazione maggiormente efficiente.

Attualmente, i ricercatori di Stanford vogliono eseguire dei test in campo per la valutazione di tutte le possibili variabili.

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