IEA: Nuovo report sugli scenari Net Zero

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L’IEA, nel suo aggiornamento del report sugli scenari Net Zero del 2023, si è espressa con fiducia rispetto alla possibilità di rispettare l’obiettivo di Parigi. Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia sarebbe dunque possibile limitare il riscaldamento globale entro il grado e mezzo.

Il report evidenzia come l’espansione del fotovoltaico e delle auto elettriche (attuale e prevista per il futuro) siano tra i motivi di ottimismo, poiché “…queste due tecnologie da sole garantiscono un terzo delle riduzioni delle emissioni tra oggi e il 2030”.

Inoltre, vi sono nuove notizie anche in merito alle non ancora disponibili sul mercato ma necessarie, secondo l’IEA, per abbattere le emissioni globali in tempo. Nel primo report dell’IEA (del 2021) tali tecnologie erano valutate pesare per il 50% della riduzione di GHG prevista, mentre all’interno dell’aggiornamento 2023 la quota è scesa del 15%. Tra tali tecnologie rientrano quelle dedite alla cattura di CO2, ancora troppo costose e non mature.

L’IEA evidenzia poi alcuni aspetti da migliorare per raggiungere il target prefissato in tema di transizione energetica:

  • la capacità di energia rinnovabile a livello globale dovrà triplicare entro il 2030;
  • sarà necessario raddoppiare gli sforzi in tema di efficienza energetica;
  • le pompe di calore dovranno aumentare la propria diffusione;
  • sarà necessario diminuire le emissioni di metano legato all’energia del 75% entro fine decennio.

Il rapporto del 2023 sottolinea nuovamente che, per restare entro l’1,5°C di aumento di temperatura, nessun nuovo giacimento di petrolio, gas e carbone dovrà essere messo in produzione. Il rispetto di questo punto potrà avvenire date le previsioni di aumento della capacità rinnovabile, che consentiranno una diminuzione della domanda di combustibili fossili dell’80% entro il 2050.

In termini finanziari, l’IEA sottolinea la necessitò di aumentare gli investimenti per la transizione. Attualmente, le cifre si assestano a circa 1.800 mld di dollari, ma l’Agenzia ribadisce la necessità di aumentare la cifra a 4.500 mld $ l’anno a partire dal 2030 e fino a metà secolo.

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