Negli scorsi giorni la società Anthemis Environment S.r.l. ha condotto un Esame speditivo puntuale (ESP) sulle alberature del parco del Castello Ducale di Agliè su incarico della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Torino.
L’indagine ha permesso di assicurare la fruizione in sicurezza del parco, valutando la presenza di difetti macroscopici riconducibili a possibili instabilità delle piante o parti di esse. È stato utilizzato il metodo ESP, elaborato dalla Società Italiana di Arboricoltura, e ci si è concentrati maggiormente sui viali e sulle aree maggiormente fruite.
L’area verde che circonda il castello ha un’estensione totale di 34 ha in cui si stima la presenza di circa 5000 esemplari arborei di diametro maggiore di 15 centimetri a petto d’uomo. Il soprassuolo presente nel parco è rappresentato da un querco-carpineto maturo che presenta, nel piano dominante, soprattutto farnie di notevoli dimensioni, con altezza media di circa 30 m. Altre specie molto presenti sono conifere come l’abete rosso, e alcune specie del genere Pinus.
L’esame delle alberature del parco ci ha permesso di osservare, tra le altre cose, i gravi effetti dell’annata siccitosa dello scorso anno. Molte piante senescenti, oltre ad avere problemi tipici dei soprassuoli in questa fase, presentano problematiche riconducibili all’abbassamento del livello della falda idrica nella zona. In particolare, le farnie mostrano una riduzione e un abbassamento generale della chioma, mentre su conifere come l’abete rosso è frequente la presenza di esemplari morti in piedi e il disseccamento di ampie porzioni di chioma.
Il lavoro condotto ha permesso di evidenziare l’importanza di un corretto monitoraggio del patrimonio arboreo che, soprattutto con i cambiamenti climatici in atto, si trova sottoposto a notevoli stress. Emerge inoltre il tema della gestione del patrimonio arboreo dei parchi storici in cui devono essere elaborate delle strategie di adattamento del patrimonio arboreo che tengano insieme le mutate condizioni climatiche con la necessità di preservare aree di notevole valore storico-paesaggistico.