La crescente sensibilizzazione sulla sostenibilità e la riduzione degli sprechi, vede la sua applicazione anche nel campo della progettazione del verde. Si punta sempre più alla realizzazione di aree a bassa manutenzione, seguendo alcuni accorgimenti già dalle prime fasi di progettazione.
Il primo step riguarda un’accurata analisi del sito di intervento, individuandone le peculiarità e le caratteristiche, come per esempio le esposizioni. In seconda battuta, definite le marco aree di intervento, si dovranno definire le specie vegetali da inserire, privilegiando quelle autoctone e le sempreverdi.
Tra le componenti più esigenti all’interno di un’area verde spesso troviamo i prati, che tra sfalci e irrigazione richiedono molte risorse e manodopera. I prati, oltre ad essere ridotti, potrebbero essere realizzati anche con miscugli meno esigenti in termini di apporto idrico e numero di sfalci. Valide alternative al prato possono essere le piante tappezzanti, in grado di ricoprire rapidamente e in maniera compatta il suolo, e l’utilizzo di pavimentazioni.
Per limitare e contrastare la comparsa di infestanti all’interno di aiuole e bordure, è buona pratica, in fase di realizzazione, coprire il terreno con uno strato pacciamante. La pacciamatura può essere eseguita mediante l’utilizzo di teli (per i quali sono presenti in commercio materiali sintetici ma anche fibre vegetali), o in materiali sciolti come per esempio la corteccia di pino e il lapillo.
In termini di consumo idrico, è da privilegiare un sistema di irrigazione a goccia e l’utilizzo di programmatori che consentono di stabilire i tempi e i consumi dell’impianto.